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| 1855 - 1900 1900 - 1945
1945 - 1990
1990 - 2000
Casa Ascione
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Ognuno dei fratelli ha avuto delle
esperienze proprie, ha sperimentato più strade, ma c'è
un filo fortissimo che li unisce. Un legame inscindibile
che li vede tornare sempre in quella casa, che è anche
la loro azienda, quella che fu del loro padre e del nonno
ancora prima. Un nodo stretto attraverso i secoli:
l'amore. L'amore per l'arte, per il lavoro, per la
tradizione, per la famiglia. Lo stesso che spinse il
primo Giovanni a cimentarsi nell'attività artigiana, che
diede a Domenico il coraggio di restare lontano dalla
patria per anni, che indusse Giuseppe a prendere su di
sé le sorti dell'azienda, e lo stesso che Giovanni
trasmetteva attraverso i suoi capolavori.
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| "Non ci ha
mai imposto di lavorare con lui - confessa
Giuseppe - ma,
infine, noi stessi ci siamo ritrovati ad assumere impegni
differenti in ditta. Questa passione, che prescinde
dall'aspetto patrimoniale, non c'è l'ha trasmessa con un
pezzo di carta ma con l'esempio e la dedizione che aveva
verso il suo lavoro". |
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Naturalmente alla morte di Giovanni, nel
maggio del 1994, i figli hanno dovuto fare il conto con
la forte eredità paterna.
"Oggi la
produzione della nostra azienda non solo ha conservato,
ma ha ancora di più migliorato il suo livello
qualitativo. In realtà la vocazione all'attività
ideativa, creativa e produttiva, storicamente vissuta e
continuata per tanti anni è stata forte e la continuiamo
a svolgere con passione. " |
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Tutti
i gioielli realizzati nel laboratorio Ascione, infatti
vengono immessi sul mercato non solo con il certificato
di garanzia ma anche con l'indicazione delle tecniche
utilizzate per la produzione di essi, nell'intento di
dare all'acquirente finale un valore aggiunto di
conoscenza e cultura. |
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Nella "Giov. Ascione &
Figlio" si svolge un continuo gioco di squadra
grazie all'impegno di tutti i fratelli, un
magnifico ed efficace lavoro di gruppo.
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 info@ascione.it
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"Un
segreto per subentrare come generazione nuova? Dividersi
i compiti con il profondo rispetto verso le competenze di
ciascuno. Naturalmente di problemi iniziali ce ne sono
stati, ma parlerei piuttosto di ruoli da dover assumere,
come in qualsiasi azienda. Per fortuna li abbiamo
superati tutti, probabilmente, per lo spirito che ci
contraddistingue. Noi infatti siamo una di quelle azienda
familiari, in cui l'attività è una sorta di alter ego
della famiglia la quale, a sua volta, è riconosciuta in
virtù del fatto che svolge quella determinata attività.
Un'azienda si può dire familiare se lo spirito è tale.
Da noi si respira un clima in cui i rapporti non sono
gerarchici ma mediati, con propensione alla risoluzione
del problema, spesso tenendo conto delle necessità del
singolo. Ascoltando e non imponendo. Ciò crea profonda
motivazione nell'aderente all'attività aziendale. Si va
oltre gli obblighi verso una motivazione più forte: si
lavora per qualcosa di proprio e si crede nell'attività
che si svolge. Ciò per noi è stato semplice grazie
all'esempio di nostro padre che è stato splendido dal
punto di vista affettivo e uomo di notevole spessore
culturale. Noi ci siamo sentiti onorati nel seguirlo". |
